La nostra voce, una guida sicura per l’autorealizzazione

Se fermiamo per qualche minuto la frenesia della nostra vita e ci mettiamo in ascolto, ci rendiamo conto che siamo circondati da innumerevoli suoni.

Il vento che soffia tra le foglie degli alberi, le rocce in montagna oppure i palazzi delle città; lo sciabordio dell’acqua dei torrenti, dei fiumi oppure delle onde del mare, il crepitio delle fiamme in un caminetto; i versi degli animali e tutto ciò che è in natura.

Da sempre, l’uomo attribuisce al suono il significato di vibrazione creativa, strettamente collegato con il principio artefice di ogni realtà e forma di esistenza. 

Tra tutti i suoni che può produrre o udire, fin dall’antichità riconosce la grandissima forza della parola, infatti, secondo la tradizione religiosa occidentale:

In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio

Vangelo secondo Giovanni, 1,1 

La forza delle parole

Nei primi anni ‘2000, lo studioso giapponese Masaru Emoto sosteneva che le vibrazioni delle parole, scritte o pronunciate ad alta voce, dei diversi generi musicali e di decine di altri suoni, avessero la capacità di modificare la struttura cristallina delle molecole dell’acqua.

Allo stesso modo, possiamo immaginare che anche le nostre cellule reagiscono diversamente a seconda che ascoltiamo parole aggressive, violente, che evocano scenari tristi; oppure positive, ispirate a bellezza e armonia, magari contenute in canzoni, libri e film pensati per alimentare il benessere interiore dell’uomo.

La nostra nota personale

Infatti le parole, unite alle vibrazioni quelle prodotte dagli altri esseri viventi, ci raggiungono, ci avvolgono ed entrano in risonanza (o in dissonanza) con il nostro suono personale.

Ma qual è il nostro suono personale

Alfred Tomatis, studioso dell’udito e della fonazione conosciuto in tutto il mondo, afferma che cantare la propria nota personale contribuisce ad armonizzare e portare benessere a tutto il corpo

Anche Philippe Barraqué, musicologo e musicoterapeuta, nel suo libro La voce che guarisce parla proprio di una nota personale.

Questo suono ritorna spontaneo nella nostra mente quando siamo rilassati, mettiamo a tacere la mente razionale e ci fermiamo ad assaporare l’attimo; ci riconnette con le nostre origini, è memorizzato nelle nostre cellule fin da quando, nel ventre di nostra madre, eravamo cullati dal battito del suo cuore e percepivamo diversi suoni interni ed esterni.

Per questo, la nostra nota personale ci connette con la nostra parte più vera, con il nostro livello interiore più profondo. 

La nostra specialissima voce

La struttura anatomica della nostra gola, insieme a tutte le esperienze che abbiamo vissuto finora, costruiscono la nostra specialissima voce, che è irripetibile e ci contraddistingue, come le impronte digitali. 

Per quanto un imitatore sia bravo e capace di avvicinarsi molto all’originale, non riuscirà mai ad esprimere ciò che sta dietro un certo timbro o tonalità, cioè la vera essenza di una persona. 

Infatti, ogni voce è unica, come l’individuo a cui appartiene, e ne rispecchia fedelmente la personalità, la capacità di emozionarsi, di controllarsi o lasciarsi andare: si può capire molto di una persona, semplicemente ascoltandola con attenzione. 

Ecco perché cercare, trovare e imparare ad emettere il proprio suono personale, è un percorso di auto-consapevolezza molto efficace. 

Questo suono può essere una semplice parola, una nota musicale, o un sussurro che si fa spazio timidamente dal profondo fino a sgorgare dalla gola.

Perchè la nostra voce non ci piace

Spesso, quando ascoltiamo una registrazione della nostra voce, la troviamo sgradevole, quasi non la riconosciamo

Questo fenomeno è molto comune ed è dovuto al fatto che, quando ascoltiamo la nostra voce registrata, utilizziamo esclusivamente le orecchie.

Invece, quando parliamo, percepiamo le nostre parole anche dall’interno, cioè attraverso la vibrazione trasmessa dalle corde vocali al timpano: quindi, sentiamo una somma di vibrazioni

Infatti, se accostiamo ai lati del viso davanti alle orecchie due cartelline in cartoncino, o anche solo le mani, e proviamo a parlare, ci accorgeremo subito di una differenza nella percezione. 

Questo perché stiamo fermando le vibrazioni che provengono davanti: in questo modo la nostra voce ci arriva più vicina a quello che gli altri sentono, quindi più realistica e vera.

Uno strumento da imparare ad accordare

La padronanza e la capacità di modulare consapevolmente la nostra voce facilita la conoscenza e la gestione delle nostre emozioni.

Grazie al seminario esperienziale Voce, impronta dell’anima proposto dall’Accademia Europea, abbiamo la possibilità di conoscerci in modo inedito, e di riappropriarci del nostro respiro e del nostro corpo come strumento sonoro.

Infatti, come ogni altro strumento musicale, va accordato per esprimerci al meglio.

Così, attraverso alcuni esercizi semplici ed efficaci, è possibile entrare in connessione con la nostra saggezza interiore, quella scintilla divina che ci guida a passi sicuri verso l’autorealizzazione.


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