La pace nasce da un cuore nuovo

Una nuova primavera. Ieri come oggi: Dinamica Mentale.

Khalil Gibran scrisse: Per arrivare all’alba non c’è altra via che la notte.

La notte che stiamo ultimamente vivendo nella nostra società sta davvero durando tanto, ma per fortuna nella natura è appena iniziata la primavera.

Pur nel buio della notte, ovunque si avverte il risveglio dei colori e degli odori di questa straordinaria stagione di rinascita. 

Sarebbe bello se ci potesse essere anche un forte risveglio coscienziale delle possenti forze che sono dentro di noi e che reggono la nostra vita alla radice, pronte a far nascere una primavera per noi esseri umani, nell’intimo del nostro animo. 

Il risveglio di forze rinnovatrici, vivificanti, abbaglianti che vivono nel cuore umano e oggi assopite, erano già conosciute da illuminati dei tempi più antichi.

La sprezzante logica dell’uomo moderno

Oggi, l’imperante razionalità, l’eccessiva competitività e la sprezzante logica dei numeri ci rendono sempre più aridi.

L’uomo moderno, ormai impoverito nell’animo è incapace di leggere la sua vera essenza e di cogliere la poesia e la magia della vita.

Ecco perché ogni individuo meriterebbe di vivere questo risveglio primaverile, per potersi intimamente riconnettere ai grandi ritmi della natura, al sacro ciclo della vita e uniformarsi ad una rinnovata spiritualità.

Così, potrebbe riaprire quel prezioso varco, chiuso dal materialismo moderno: un passaggio necessario ed urgente per frenare la precipitosa caduta dell’umanità nell’attuale situazione di subumanità.

Una forza invisibile e potentissima

Questo varco, nella primavera della natura, si rivela al mondo in tutta la sua straordinaria bellezza.

Possiede la stessa forza invisibile e potentissima che permette ai semi, che hanno passato l’inverno seppelliti nel buio della terra, di germogliare a nuova vita.

È un miracolo che sembra suggerire a noi uomini di fare altrettanto, facendo uscire ciò che di bello è racchiuso nel nostro cuore, per farlo diventare tutt’uno con ciò che sboccia, fiorisce e colora il mondo.

Ci invita a clonare ciò che fa la primavera, risvegliando nelle piante la voglia di vivere, succhiando dalla terra ciò che occorre per crescere, fiorire e dare frutto e liberando gli spiriti della natura dalla tomba dell’inverno per innalzarli nell’atmosfera, sino a sfiorare le orbite dei più lontani pianeti per farli connettere con le leggi eterne delle stelle.

La natura potrebbe fare lo stesso con noi uomini, se solo glielo consentissimo. 

L’energia del nostro mondo interiore

Anche noi potremmo riconnetterci con l’energia del nostro mondo soggettivo interiore, in modo da trasformare ciò che abbiamo nel cuore in pensieri e azioni creative e costruttive, per portarle nel mondo e permettere ad una nuova alba di sorgere.

Così facendo, la nostra luce potrebbe fermare gli innumerevoli vampiri energetici che hanno l’obiettivo di distruggere ogni forma di calore umano, ogni sentimento morale e la bellezza dell’arte e l’ordine della civiltà che ovunque vuole rinascere.

Uno stato di paura costante

Questi mostri vorrebbero accorpare gli esseri umani in un grande e unico essere collettivo, costretto in uno stato di generale trance ipnotica e dominato da uno stato di paura costante che alimenta e libera gli istinti più bassi, riempiendo le cronache giornaliere e facendo la fortuna dei tanti musicanti di sventure.

Una forma latente di violenza, coperta da un mieloso buonismo, esercitata dal continuo incitamento alla competizione ci ha imbruttiti al punto che vediamo l’altro come un nemico contro il quale combattere per vincere.

O come l’untore di chissà quale misterioso morbo.

D’altro canto, questa realtà ci sta dando risultati evidenti sulla qualità della vita in Europa che non si discosta da quello della nostra nazione.

Secondo una recente statistica, oltre il 30 % della popolazione soffre di insonnia e di ansie che si trasformano in nevrosi, depressioni ed esplosioni di rabbia. 

La pandemia silenziosa dell’emergenza psicologica

Per questo, abbiamo un bisogno sempre più grande di primavera nei cuori per ristabilire uno stato di sano e ideale equilibrio mentale, oggi fortemente destabilizzato.

Infatti, se fino a pochissimo tempo fa stavamo, e stiamo ancora oggi affrontando la prima pandemia (emergenza salute), subentra una seconda pandemia (emergenza economia) e in breve tempo, quasi senza rendercene conto, ci siamo ritrovati coinvolti in una terza pandemia (emergenza guerra), mentre tutto questo ci trascina dentro una quarta inevitabile pandemia: quella dell’emergenza psicologica, la cosiddetta pandemia silenziosa.

Ma come mai siamo caduti così in basso?

Ovunque assistiamo a sofferenze emotive e alla distribuzione massiva della paura, naturale o indotta, della morte, della malattia, della povertà, tanto per citarne solo alcune.

La ricaduta sulle persone e sulle loro relazioni

Questo stato di cose ha naturalmente una ricaduta malefica sulle persone, con ripercussioni pesantissime sulle relazioni private, lavorative e sociali.

Per esempio: ridotto controllo emotivo, scarsa lucidità mentale, scatti d’ira, maltrattamenti, decisioni avventate o eccessiva procrastinazione, incapacità di affrontare anche le situazioni più comuni.

A questo si aggiunge l’incessante bla bla su quelle che un tempo erano le ambite pagine dei giornali, riservate a personaggi ricchi e famosi, oggi, con i social, diventati spazi accessibili a tutti.

Una pericolosa distorsione della percezione delle cose

Oggi, attraverso i social, chiunque può recitare la propria parte sul palcoscenico della vita, illudendosi di contare qualcosa, anche se il più delle volte nasconde agli altri, e soprattutto a sé stesso, il grande vuoto  del proprio privato. 

È ormai un fatto acquisito assistere ad un proliferare di tuttologi sui social, ieri esperti di microbiologia, oggi di politica internazionale, domani di chissà cos’altro.

È una pericolosa distorsione della percezione delle cose, che inquina o addirittura impedisce la relazione vera con la realtà sociale che può risultare fatale.

Il punto di partenza per  una nuova primavera

Questo perché la costruzione di un autentico rapporto dell’essere umano con il mondo circostante, in ognuno dei suoi aspetti e manifestazioni, ha proceduto per millenni, di pari passo con l’evoluzione della specie, a partire dall’intima relazione che ognuno di noi ha con sé stesso.

Invece oggi questa relazione è spesso impedita oppure, nel migliore dei casi, interrotta.

Questa disconnesione lascia ergere pericolosamente il nulla in altezza, raggiungendo una visibilità sociale, che però non è sostenuta dalle necessarie radici della dignità umana.

Questa è la prospettiva che la nostra associazione, l’Accademia Europea CRS IDEA, propone di tornare a considerare come punto di partenza per  una nuova primavera: ripartire da se stessi quale cellule fondanti dell’intera società, di quella società che vuole riappropriarsi della cultura solidarietà, del benessere e della pace.

Riecheggiano nella mia mente le parole che Papa Giovanni Paolo II pronunciò in occasione della XVII Giornata Mondiale della Pace, il 1° gennaio 1984:

Responsabili della vita politica delle nazioni; operatori della vita economica, sociale e culturale; giovani, che sperate in un mondo fraterno e solidale; e voi tutti, uomini e donne, che desiderate la pace! Mi rivolgo a voi all’alba dell’anno 1984, che si annuncia dappertutto pieno di interrogativi e di angosce, ma anche ricco di speranze e di possibilità.

Questo appello in occasione della XVII giornata mondiale della pace mi sgorga dal più profondo del cuore; e io so di interpretare il desiderio di molti uomini e donne che in un mondo diviso aspirano alla fraternità.

Il messaggio che vi invio è a un tempo semplice ed esigente, perché riguarda ciascuno di voi personalmente, sollecita ciascuno ad offrire il suo contributo di collaborazione allo stabilimento della pace nel mondo, senza scaricarne il peso sugli altri.

Il tema che oggi propongo alla vostra riflessione e azione è questo: «La pace nasce da un cuore nuovo».

Papa Giovanni Paolo II

Un vento sottile che spira ovunque

Queste parole oggi sono molto più attuali di allora, ed esprimono un desiderio di molti uomini e donne, che è diventato una certezza: la pace può nascere solo da un cuore nuovo.

Un cuore che, come una meravigliosa pompa di vita, alita un vento sottile che spira ovunque, pronto a gonfiare le vele dell’esistenza di chi desidera un mondo migliore e avverte la sua eco risuonare in tutte le vallate e i monti della terra, pronta a portare ovunque pace, salute e abbondanza per tutti. 

Un mondo pieno di meravigliosi colori, suoni e odori, risultato dei nostri pensieri di fratellanza e solidarietà più belli, edificanti e nobili.

Questi pensieri, anche grazie anche all’applicazione delle tecniche di Dinamica Mentale, sgorgano in abbondanza dal nostro cuore e fanno nascere una nuova meravigliosa alba dentro e fuori di noi.


L’Accademia Europea svolge le sue iniziative su tutto il territorio nazionale, sia in presenza che online.

Consulta l’agenda degli appuntamenti di formazione dell’Accademia Europea cliccando sul link:

O chiedi informazioni al numero verde

numero-verde-accademia-europea-800-148-758