Tiepido Aprile - menteamica
Tiepido Aprile, una passeggiata mistica nei boschi per espandere i nostri sensi

Diverse canzoni di cantautori italiani contengono un nutrimento speciale per la nostra anima.

Tra queste, brillano alcune meravigliose composizioni musicali e poetiche di Franco Battiato.

Per esempio, una lirica forse poco conosciuta dal grande pubblico, ma straordinariamente significativa è la sua Tiepido Aprile.

Proprio in questo periodo, ascoltarla con le orecchie e col cuore, può aiutarci a sentire una più profonda sintonia con la primavera.

Infatti, i fiori d’albero stanno già dipingendo la nostra vita quotidiana di delicati colori, mentre il tepore del sole riscalda timidamente le nostre giornate.

Parola dopo parola, Tiepido Aprile di Franco Battiato ci accompagna in una mistica passeggiata per i boschi, durante la quale i nostri sensi si espandono.

Attraversi il bosco tiepido aprile,
consoli da sempre il viandante.

Pensieri leggeri si uniscono alle resine dei pini,
si fa chiara la mente come nuvola

Pensieri leggeri si uniscono alle luci e ai colori
al silenzio lontano delle nuvole.

Entri dentro le case tiepido aprile,
ti svegli all’amore gli amanti.

Mi affido al vento ai profumi del tempo
agli umori delle stagioni a meridione.

Pensieri leggeri si uniscono alle resine dei pini,
al silenzio lontano delle nuvole.

Franco Battiato, Tiepido Aprile, 2007

Qualunque cosa accada nel mondo, ci sono doni che la Natura non smette di farci: la leggerezza delle nuvole, l’odore della resina dei pini, il fremito del risveglio a primavera.

Vi suggerisco di ascoltare Tiepido Aprile ad occhi chiusi, lasciandovi trasportare dalle immagini e dalle sensazioni evocate. 

Questo incontro, ci può aiutare a riconciliarci con noi stessi, a trovare ristoro dalla frenesia della città, ed affrontare il quotidiano con rinnovata energia.


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Carissima me: un viaggio interiore attraverso i sogni che facevi da bambino

Carissima me è una commedia del 2010 che racconta la storia di Marguerite, una giovane donna in carriera, affascinante e determinata, interpretata da Sophie Marceau, l’indimenticabile protagonista de Il tempo delle mele.

carissima me Mente Amica
La locandina del film Carissima me

Un equilibrio apparentemente perfetto

Apparentemente, l’esistenza di Marguerite sembra perfetta: svolge un lavoro soddisfacente, ha denaro e potere, e frequenta un uomo che la ama. 

Finché, il giorno del suo quarantesimo compleanno, questo equilibrio viene improvvisamente frantumato. 

Infatti, proprio in quell’occasione, un notaio la contatta per consegnarle un pacco contenente alcune lettere che Marguerite aveva scritto a sé stessa quando aveva solo sette anni.

Lo scopo di quelle lettere scritte da bambina era ricordare alla donna che sarebbe diventata quali fossero le cose che contano di più nella vita. 

Riscoprire il passato per riscrivere il presente

Dopo qualche incertezza, Marguerite comincia a leggerle attentamente e tra quelle preziose righe riscopre il passato che aveva per tanto tempo voluto dimenticare: le prime delusioni, la scoperta dell’amore, i suoi sogni di bambina. 

Questo viaggio interiore le fa rimettere tutto in discussione, compresi quelli che credeva essere i suoi punti fermi, le sue sicurezze.

Infatti, rivivendo alcuni ricordi, si accorge di non essere nemmeno vagamente la persona che avrebbe voluto diventare da piccola.

Ma sarà proprio questa nuova consapevolezza a permetterle di ritrovare il suo vero cammino.

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Una scena del film Carissima me

Una preziosa occasione di auto-conoscenza

Carissima me è confezionato nel tipico stile di commedia leggera francese, ma a chi sta facendo un percorso di crescita personale può dare molti spunti di auto-conoscenza.

Per esempio: quali sogni avevo da bambino? quale lavoro sognavo di fare da grande, e se il lavoro non è quello che sognavo, ho trovato il modo di coltivare comunque quella passione? sono soddisfatto di quello che sto facendo ora?

Ognuno può fare riflessioni anche da solo, ma in gruppo, dopo aver visto insieme il film, affrontare questi temi diventa uno scambio profondo ed emozionante.

Questo perché, dentro ciascuno di noi, c’è ancora quel bambino con tutto il potenziale da esprimere, ancora intatto.


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Coco di Disney Pixar e l’importanza delle radici

La pellicola d’animazione Coco di Disney Pixar, vincitrice di un premio Oscar, è ambientata in Messico durante il Dia de los Muertos, il giorno dei defunti che noi celebriamo il 2 novembre.

Racconta del giovane Miguel e del suo sogno di diventare un grande musicista, come il suo più grande idolo, Ernesto de la Cruz. 

Ma siccome nella sua famiglia la musica è assolutamente proibita, per inseguire il suo sogno Miguel non avrà altra scelta che fare un viaggio nel misterioso mondo dei morti.

Qui egli incontrerà Hector, uno scheletro con cui farà amicizia e che lo accompagnerà nella sua avventurosa traversata, aiutandolo a superare molti ostacoli e condividendo paure ed emozioni.

Questo viaggio porterà Miguel a scoprire quali sono le sue radici; infatti, passo dopo passo, egli ritroverà tutti i membri ormai defunti della sua famiglia e scoprirà una verità sorprendente che lo sconvolge profondamente.

Una storia avventurosa incentrata sul tema del ricordo

Come la maggior parte dei film Disney, anche Coco si offre a due diverse interpretazioni.

Da una parte, è una storia avventurosa scritta per gli spettatoti più piccoli; dall’altra, è una straordinaria metafora del valore dei ricordi, dedicata al pubblico adulto.

Infatti, come recita uno dei brani della colonna sonora, proprio grazie ai ricordi manteniamo vive le persone che abbiamo amato e adesso non sono più con noi. 

Così, durante il Dia de los Muertos, gli abitanti della cittadina in cui abita il piccolo Miguel celebrano la memoria dei morti con doni simbolici, per evitare che scompaiano per sempre nell’aldilà. 

Ecco quindi che anche una semplice melodia può essere sufficiente per mantenere intatto questo ponte affettivo tra passato e presente, per non perdere la nostra intima connessione con le persone che non ci sono più.

Credere in sé stessi, e ritrovare l’armonia con le proprie radici per realizzare i propri sogni

La storia di Coco contiene molti messaggi in perfetta sintonia con i principi che ispirano i nostri percorsi di sviluppo personale.

Per esempio, quando c’è una passione, un impulso interiore molto forte che spinge a realizzare un proprio sogno, bisogna credere in se stessi e seguire il proprio cammino.

Oppure, l’amore vero e incondizionato, quello che favorisce la realizzazione dell’altro, dovrebbe essere alla base di ogni rapporto di coppia, famiglia o amicizia.

E ancora, non sempre ciò che appare è verità, e per questo bisogna essere sempre molto cauti con i giudizi; per esempio l’idolo di Miguel, il musicista Ernesto de la Cruz, in realtà era un uomo dal comportamento spregevole.

Un’ultima riflessione riguarda noi e il nostro rapporto con la nostra famiglia d’origine, le nostre radici, i nostri antenati. 

Siamo davvero consapevoli che dentro di noi abbiamo i loro geni? 

Quando non andiamo d’accordo o addirittura rifiutiamo uno o più persone della nostra famiglia entriamo in conflitto con una parte di noi stessi. 

L’accettazione, il perdono e la gratitudine per i loro doni sono gli strumenti per vivere meglio con noi stessi e trovare una nuova armonia con i nostri cari.


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Respira come se fossi felice – la via dell’Alf: un libro, una svolta

I libri sono da sempre i miei compagni di viaggio prediletti e alcuni di essi hanno segnato una svolta importante nel mio cammino di ricerca.

Infatti, certe letture mi hanno permesso di andare oltre, ampliare la consapevolezza, stimolare la fantasia, vivere intensamente tutte le mie emozioni.

Uno di questi incontri felici è il libro Respira come se fossi felice – la via dell’Alf di Luciana Landolfi e Paolo Borzacchiello – Edizioni Minerva, pubblicato per la prima volta nel 2016.

Nel libro, Paolo Borzacchiello intervista Luciana Landolfi, chiedendole di spiegare i principi fondamentali di questa via.

La copertina del libro Respira come se fossi felice – la via dell’Alf

Una sensazione crescente di pace e armonia

Oltre al titolo, mi ha molto colpito il suo sottotitolo: quell’ “Alf” acronimo di Alto, Luminoso, Fluido.

Respira come se fossi felice mi ha catturato fin dall’inizio e l’ho letto tutto d’un fiato; pagina dopo pagina, vi ho ritrovato concetti, valori e principi in sintonia con i percorsi di sviluppo personale che l’Accademia Europea offre ai suoi soci.

Per esempio, racconta come, quando un essere umano è felice, tende naturalmente verso tutto ciò che lo eleva, lo riempie di luce e lo porta a fluire con gli eventi; il tutto con una grande flessibilità, e una sensazione crescente di pace e armonia.

Questo meraviglioso stato di benessere si ottiene quando si unisce la consapevolezza del respiro all’uso cosciente del linguaggio verbale e non verbale.

Infatti, mantenendosi sempre orientato ad espressioni positive, l’essere umano tende ad elevarsi spiritualmente e diventa sempre più cosciente di quanto sia importante restare nella luce, respirarla, nutrirsi di essa.

Anima universale, mente sociale e corpo individuale

Secondo l’autrice, la via dell’Alf corre lungo sette assiomi: “Nomina solo ciò che esiste”, “Ringrazia per ciò che non hai”, “Lamentati di ciò che desideri, “ Chiedi perché e ti sarà dato”, “Offri ciò che cerchi”, “Se non ti ami, ama” “Se sei stanco riposa”.

Continuando, un concetto che mi ha fatto riflettere molto è quello di supervivenza.

L’autrice lo definisce come quel “Codice linguistico, respiratorio e posturale che parla all’anima universale, alla mente sociale e al corpo individuale.”

Suggerimenti pratici per migliorare il nostro benessere

Questo libro straordinario contiene anche alcuni suggerimenti pratici per migliorare il nostro benessere.

Per esempio, ci invita ad alzare ogni tanto le braccia al cielo, lasciare andare ogni pesantezza della giornata e assorbire l’energia del sole: questo semplice gesto ci innalza, ci alleggerisce e ci rende grati alla vita.

Oppure, un gioco che qualche volta ho anche proposto nei gruppi di lavoro: creare con ogni lettera del nostro nome una serie di parole positive, che illuminano ed elevano il nostro cammino.

Per esempio, dal mio nome nasce: P-ace, A-more, O-rizzonti, L-ibertà, A-rmonia.

Vuoi provare con il tuo?


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