Vuoi veramente guarire?

Ho conosciuto la Dinamica Mentale qualche anno fa, quando, per via della mia professione medica e per mia sete di conoscenza personale, ero impegnata a ricercare la verità sulla soluzione delle malattie, attraverso la rimozione delle tante cause.

Con gli studi universitari classici avevo imparato a valutare il principio causa-effetto sotto un’ottica puramente aristotelica, impregnata di quell’estremo razionalismo finalizzato a spiegare ogni cosa in maniera sempre pragmatica ma alla fine limitata dall’ovvietà sillogistica pura.

In realtà non era errato il concetto della ricerca, ma il suo obiettivo: l’uomo, in quanto tale, non poteva limitarsi ad “essere” semplicemente un corpo fisico. È errato il voler assolutamente catalogare ciò che non può essere catalogabile e cioè l’uomo nella sua interezza e ancor di più un corpo fisico animato dalla mente, ovvero dalle emozioni, ovvero dallo spirito.

Per questo motivo molte malattie, ahimè… definite idiopatiche (causa sconosciuta), rimangono ancora oggi, nel XXI secolo, insolute; … e ci sarebbe da chiedersi se anche quelle non definite tali siano davvero completamente risolte!

Le domande che continuavo a pormi riguardo l’origine delle malattie in senso lato mi avevano portato pian piano a ricercare soluzioni diverse, nelle cosiddette medicine alternative. Così, anno dopo anno, ho iniziato ad appagare la mia sete di conoscenza, assaggiando e assaporando come ciliegie, una dietro l’altra, le varie discipline definite erroneamente alternative, e più ne gustavo e ancor più ne desideravo.

Ho incominciato così a comprendere che ognuna aveva il suo giusto valore e che nessuna escludeva l’altra, anzi la loro integrazione era il segreto della vera guarigione. La cosa più importante è stata l’aver compreso che la guarigione è un meraviglioso “puzzle” composto da tante tessere che noi terapeuti abbiamo la gioia di consegnare nelle mani del paziente, “il vero artefice” della guarigione.

Ma prima di comporre il puzzle della guarigione, ognuno dovrebbe chiedersi in tutta onestà: “Voglio veramente guarire?”

Se c’è questo desiderio, è importante dichiarare a se stessi la disponibilità più ampia a mettersi al lavoro, con la volontà di affrontare il nuovo impegno; la pazienza nel voler ricercare i particolari; la tranquillità nel saper disporre silenziosamente (dopo aver ascoltato la propria Guida Interiore) la conoscenza delle singole tessere, i cui contorni colorati, assemblati tra loro, ricomporranno l’immagine nella sua interezza.

Per far ciò è necessario ed importante ricercare, tra le innumerevoli tessere, date alla rinfusa, quella centrale, quella con i colori più forti e definiti, quella ove s’intravede un’immagine più netta, più decisa e, vicino alla quale, è facile incominciare ad accostare, senza paura di sbagliare, tutte le altre tessere con le loro immagini colorate più sfumate.

La scoperta incredibile che ho fatto è che questa tessera base è proprio la Dinamica Mentale e mi va d’immaginare che il puzzle della guarigione sia raffigurato da un grande sole con il suo nucleo centrale rosso che pian piano sfuma nell’arancione e poi nel giallo… con i suoi raggi che attraversano il cosmo fino ad arrivare al viola.

È la Dinamica Mentale che, con le sue tecniche di visualizzazione e meditazione, dà la possibilità ad ognuno di noi di entrare in contatto con l’Io guaritore.

Questo è il perno fondamentale che ci farà comprendere il significato della parola Amore; Amore che parte dal nostro microcosmo per fondersi con l’Amore collettivo, Dio, Essenza del macrocosmo che di nuovo fluisce nel microcosmo, Dio in noi. Amore, nella consapevolezza di essere tutti collegati ad una coscienza di gruppo di cui fanno parte tutti gli esseri del creato.

È importante comprendere come il comportamento del singolo sia rapportato alla collettività e quindi assimilato alla coscienza dell’Io nel gruppo. Così facendo, possiamo ben comprendere che nulla avviene per caso, ma che esiste un programma psico-biologico, pscico-genealogico e tanti altri programmi ancora da scoprire, che animano il pensiero del singolo attraverso il pensiero della Mente Collettiva.

Allora, in questa nuova ottica, ben venga la Dinamica Mentale anche come supporto a qualsiasi tipo di terapia, perché spingendo l’individuo verso un percorso di crescita interiore, si riuscirà a suggerirgli la giusta strada da percorrere, per tentare di comprendere e quindi eliminare, la vera causa della malattia, ovvero il disagio psico-emozionale interiore .

Il mio grazie infinito al caro amico Gino per avermi dato la possibilità di conoscere questa metodica elementare ma risolutiva proprio nella sua semplicità e che mi ha dato la possibilità di porre la parola fine alle tante logoranti domande insolute.

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