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Concluso il primo ciclo di formazione sperimentale secondo la Dinamica Mentale nel Sud Italia

Si è appena conclusa l’ultima sessione di esami del percorso formativo sperimentale per Life Coach secondo la Dinamica Mentale tenutosi in EDEN a Santeramo in Colle (BA).

Quando il mondo ci ha costretto a fermarci, in EDEN abbiamo deciso di accelerare i percorsi formativi, attivando un corso di perfezionamento per Life Coach. Quando i confini si sono chiusi, abbiamo, aperto il cuore ancora di più, e per ovviare al distanziamento fisico ci siamo sperimentati online.

L’iniziativa ha riscosso subito successo, infatti le iscrizioni si sono chiuse quasi contemporaneamente alla pubblicazione del bando di partecipazione.

Così, quasi per gioco, è nato un percorso durato circa un anno. E in effetti, per certi versi è stato un gioco durante il quale, per partecipare, abbiamo chiesto a ciascuno dei partecipanti di mettersi in discussione.

Gli allievi che hanno colto al volo questa opportunità, hanno giocato una lunga partita a carte scoperte per conoscersi meglio, anche attraverso le storie e le esperienze dei compagni di viaggio.

Infatti, nonostante fossero in smart working, separate dallo schermo di un PC, tante vite si sono incontrate, intrecciate, arricchite. Ognuna assolutamente unica, ma tutte legate dalla voglia di migliorarsi per diventare un punto di riferimento per gli altri.

Il Life Coach secondo la Dinamica Mentale

Un Life Coach fa proprio questo: prende il meglio della sua esperienza e la mette a disposizione di quanti ne hanno bisogno.

Capita a tutti di attraversare uno o più momenti bui, in cui si ha la sensazione di trovarsi in una dantesca “selva oscura”, come in un tunnel dal quale non si intravede un’uscita.

Per Caso (Caso è volutamente scritto con la C maiuscola), proprio in questi giorni sono risuonati in me i versi di una canzone:

Il tunnel è soltanto un ponte, ti basta solo un passo per andare oltre

Simone Cristicchi, Abbi cura di me

Nella vita reale i tunnel sono oggettivamente delle scorciatoie che servono ad accorciare la strada, attraversando una montagna, anziché doverla costeggiare per intero. Invece, a livello psicologico, culturale o simbolico, li immaginiamo come qualcosa di negativo, o che ci fa paura.

Ora, quando superiamo quella paura, ci attrezziamo di una buona luce, affiniamo i riflessi, moderiamo la velocità, scopriamo che quel tunnel non è più un impasse buio e pronto ad inghiottirci, ma semplicemente una strada più veloce per raggiungere la nostra meta, al di là della montagna.

Così un Life Coach ha imparato innanzitutto ad essere una luce per sé stesso che lo aiuta ad attraversare più agevolmente qualsiasi tipo di tunnel. Inoltre, decide ogni giorno di essere una luce anche per gli altri, in modo che anche loro possano, nel frattempo, attrezzarsi per camminare da soli.

Un momento di crescita e condivisione

Un immenso grazie va agli istruttori Franco Campomori, Tullio Manente e Gino Tritto, per l’amore e la passione con cui hanno messo a disposizione tutta la loro esperienza professionale.

La profonda umanità del loro approccio alla formazione ha superato il distacco e la freddezza a cui ci hanno abituato le aule virtuali, rendendo ogni incontro con gli allievi un prezioso momento di crescita e condivisione.

Un grande augurio va ai nuovi Life Coach, che con costanza e dedizione si sono sperimentati senza riserve per giungere sino la fine di un percorso che, in effetti, è un altro inizio:

Patrizia Belotti, Cosimo Caputo, Petronilla Cassano, Domenico Cutecchia,
Deborah D’Ambrosio, Pietro Dell’Era, Serafina Di Cecco, Filippo Didonna,
Felicia Gargallo, Vincenzo Langella, Simone Losito, Nicola Monacis, Marisa Maria Nobile, Mariantonietta Pellegrino, Serafina Perrino, Giuseppe Serini,
Franco Alberto Sicuro, Simona Strippoli, Gennaro Tortorella.

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L’Accademia Europea CRS-IDEA nel Mezzogiorno d’Italia

«Sono stati compiuti i primi passi per una collaborazione sempre più costruttiva». Con queste parole Paola Ferraro, vice presidente di Accademia Europea CRS-IDEA, comunica l’inserimento ufficiale dei riferimenti territoriali nel Mezzogiorno d’Italia nell’organizzazione nazionale dell’ente.

Questo è un atto importantissimo, il primo passo per determinare una migliore organizzazione dell’Accademia Europea CRS IDEA sull’intero territorio nazionale per una più capillare distribuzione di Dinamica Mentale e dei propri programmi socio-educativi di miglioramento della salute e della qualità della vita in Italia.

Questa collaborazione viene da lontano, e oggi vede la luce grazie alla recente approvazione del nuovo statuto dell’Accademia che è approvato con decreto del Presidente della Repubblica, il quale all’art. 1 recita testualmente:

È costituita l’Associazione denominata Accademia Europea – Centro Ricerche e Studi – Istituto di Dinamica Educativa Alternativa” (più brevemente “Accademia Europea C.R.S. I.D.E.A.”) con sede legale in Curno (BG) in Via Bergamo n. 25 e sedi operative di ricerche e studi a Vicenza e Santeramo (BA).

In questa sinergia d’intenti è coinvolta ufficialmente EDEN onlus, un’associazione fondata nel 2000 che da sempre ha rappresentato un punto di riferimento importantissimo per l’Accademia Europea. 

Basti ricordare l’organizzazione del meeting internazionale curato da EDEN e tenuto già nel 2001 presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, il quale simposio titolò la Somatopsichica “Programma di alta formazione in scienze umane e sociali”.

A questa conferenza parteciparono tra i relatori, l’allora preside del Dipartimento di Scienze dell’Educazione della menzionata università, prof. Vitantonio Baldassarre, i compianti prof. Sabino Samele Acquaviva nostro direttore scientifico, e la carissima e conosciutissima Carmen Meo Fiorot, oltre all’allora vice presidente della provincia di Taranto Martino Tamburrano e il sottoscritto. 

L’evento ottenne il patrocinio di enti importantissimi tra i quali l’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia, l’Unione delle Province Italiane, l’Ufficio dell’Italia del Parlamento Europeo, e fu persino approvato, negli scopi e nei contenuti, dall’UNESCO.

Il convegno fu fortemente voluto da un medico prestato alla politica, a quel tempo consigliere della Provincia di Taranto e responsabile del servizio di pronto soccorso dell’ospedale di Castellaneta (TA), il dott. Annibale Cassano.

Negli anni, questa collaborazione con EDEN, anche se attuata sempre in silenzio, non si è mai interrotta, continuando invece a rinforzarsi. Oggi diventa pubblica grazie al nuovo statuto ed alla successiva deliberazione assunta dal nuovo direttivo presieduto da Luciano Seganfreddo, il quale ha ufficialmente affidato ad EDEN il coordinamento delle azioni dell’Accademia Europea nel Mezzogiorno d’Italia.

Certamente questa nuova organizzazione territoriale renderà più snella ed efficace la mission culturale dell’Accademia che, all’alba dei suoi cinquant’anni, per l’attualità dei suoi scopi e delle sue azioni, sembra appena fondata. Essa vuole far conoscere capillarmente in Italia la propria azione socio-educativa, finalizzata alla diffusione di tecniche meditative utili ad ottenere il miglioramento della salute, delle relazioni e della qualità della vita e dei principi umanocentrici contenuti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. 

Ad oggi, le attestazioni di stima sull’operato dell’Accademia Europea CRS IDEA sono migliaia, a partire da quella riportata in una relazione del Centro Nazionale delle Ricerche, il quale, a proposito delle iniziative formative attuate dall’Accademia, ha affermato: 

“I corsi tenuti riempiono spazi nuovi e addirittura vuoti (Dinamica Mentale, allenamento della memoria, psicologia della scrittura, comunicazione verbale e non verbale, prevenzione e liberazione dalle dipendenze, corsi per adolescenti e per la terza età, per i carcerati, per diversamente abili, ecc.) spazi non curati affatto o non curati a sufficienza dalle Istituzioni Pubbliche. Dunque l’Accademia non interferisce nel lavoro delle Istituzioni, anzi sono esse a richiederne l’appoggio.”.

A questo importante riconoscimento, segue una lunga serie di testimonianze di cittadini di ogni età e professione, articoli di giornale, comunicazioni ufficiali di enti pubblici e privati, università e scuole di ogni genere, centri culturali e formativi, ASL, ospedali, società sportive, aziende di ogni tipo, organizzazioni no profit, e numerosissime altre.

Oggi il nuovo direttivo desidera mettere questo grandissimo patrimonio di contenuti e il know how acquisito in circa cinquant’anni a disposizione del grande pubblico e di quanti vorranno conoscerlo, approfondirlo, studiarlo e magari portarlo nelle loro realtà, di qualunque tipo esse siano, per essere applicato praticamente per migliorare le risorse umane. 

Per questo nasce formalmente questa preziosa collaborazione tra nord e sud. Tutti i soci sono chiamati, se lo desiderano, a darvi il proprio contributo collaborativo perchè l’iniziativa diventi sempre più efficiente ed efficace.  

Infatti, mai come ora c’è bisogno della Dinamica Mentale e dei programmi socio-educativi attuati dall’Accademia Europea per migliorare la qualità della vita delle persone. 

La pubblicazione online di Mente Amica, organo ufficiale di stampa dell’Accademia Europea ha lo scopo di far conoscere l’Accademia Europea ed il suo programma formativo, per tradizione aconfessionale e apolitico, al grande pubblico del web.

Mente amica, i cui uffici redazionali hanno sede nel Mezzogiorno d’Italia, presso EDEN, molto volentieri ospiterà le testimonianze e accoglierà le proposte di collaborazione provenienti da chi ha conosciuto i benefici della Dinamica Mentale e delle altre iniziative culturali attuate dall’Accademia Europea.

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Come controllare lo stress e migliorare la salute con le tecniche di dinamica mentale

Sono una donna, medico anestesista-rianimatore, con esperienza ospedaliera trentennale, interessata sin dal liceo alla filosofia, dapprima occidentale, poi orientale, ed alle tecniche di meditazione, sempre alla ricerca del metodo migliore per raggiungere la piena consapevolezza  di sé e la via del benessere e della felicità. 

Mi sono avvicinata alla Dinamica Mentale e, attraverso  essa, alla Somatopsichica, per curiosità intellettuale, e per caso, tramite una conoscente, anche se penso che il caso non esista perché le risposte arrivano al  momento  giusto per ognuno e solo quando si è in grado di comprenderle e di impararne  la lezione. 

A questo proposito voglio e devo ringraziare il mio dolore all’anca sinistra che si è manifestato dopo un intervento chirurgico, perché mi ha permesso di intraprendere questo percorso meraviglioso di comprensione profonda delle cause che portano alla  malattia, dandomi anche la possibilità di crescere umanamente e professionalmente. 

Sin dall’inizio del mio percorso di studi presso EDEN e l’annesso l’Istituto Somatopsichico di Santeramo  in Colle (BA), ente di coordinamento per il sud Italia dell’Accademia Europea CRS IDEA, mi sono appassionata alla materia, rendendomi subito conto che gli argomenti trattati e le tecniche proposte, riassumevano tutte le conoscenze teoriche in mio possesso, acquisite in anni di letture, di pratica yoga, taijiquan, shiatsu, frequentazione di monasteri buddhisti, viaggi in Oriente, etc.. etc., alla ricerca della spiritualità.

E’ stato meraviglioso per me trovare finalmente un metodo di autorealizzazione e di crescita personale, professionale e spirituale che riassumesse tutto lo scibile umano e che fosse facilmente  fruibile da tutti, tant’è che ho voluto frequentare un corso di studi di specializzazione nella materia durato quattro anni.

In questi quattro anni in EDEN, io ed i miei compagni di corso siamo cambiati profondamente, siamo cresciuti e siamo  diventati sicuramente migliori e più  felici, scavando, attraverso le tecniche, dentro noi stessi, scoprendo le nostre reali capacità, i nostri talenti, le nostre più profonde aspirazioni, il nostro vero Sè, liberandoci da tutti quei blocchi psicologici ed emotivi, che impediscono all’individuo di vivere una vita piena, in salute ed in perfetta armonia con se stessi, con gli altri e con la natura che lo circonda.

Come medico ho riscoperto, grazie a questo percorso di studi il profondo concetto di “Salute”, così come definita nella Costituzione dell’Organizzazione Mondiale  della Sanità (OMS) nel 1948, come “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale, e non semplice assenza di malattia ed infermità”, e “diritto” alla base di tutti gli altri diritti fondamentali che spettano agli esseri umani, assegnando agli Stati il compito di individuare e di modificare quei fattori che influiscono negativamente sulla salute collettiva, promuovendone quelli favorevoli.

Personalmente  in questi quattro anni ho imparato a  gestire meglio la mia impulsività, le mie emozioni negative, e soprattutto il potere del perdono.

È stato fondamentale per me riconciliarmi con le mie radici e con la mia parte femminile, come un albero che si radica molto bene nella terra, prima di elevarsi sempre più verso il cielo, arricchendosi di rami, foglie, fiori e frutti.

La persona che non è in pace con se stessa sarà in guerra con il mondo intero

Mahatma Gandhi

Infatti, vivere in pace con se stessi è il segreto per una vita migliore e per la felicità, come ho potuto sperimentare  personalmente.

Perdonare significa ammettere di avere una  parte di responsabilità in quello che ci è accaduto, avendo permesso agli altri di farci del male, subendo, magari per paura o per convenienza, e capire anche le loro ragioni, mettendosi nei loro panni, nelle loro scarpe, per comprendere anche la  sofferenza che c’è dietro i loro comportamenti, non sempre in malafede

Bisogna innanzi tutto per-donare se stessi per uscire da uno stato di sofferenza e riprendere le redini della propria vita e del proprio destino, togliendosi un peso, liberandosi di un passato opprimente e reprimente, recuperando le proprie energie e la  propria autonomia. 

Quando siamo bloccati, vuol dire che non siamo in armonia con il flusso della vita nel presente, siamo rimasti fermi nel passato, a causa del rimpianto, della  tristezza, del dolore, della paura, della rabbia e del desiderio di vendetta. Il perdono conduce all’Amore per se stessi, all’accettazione di sé ed infine alla propria realizzazione. 

Il miglioramento della salute attraverso le tecniche di Dinamica Mentale e quindi della Somatopsichica implica l’attivazione e il controllo della reazione personale dell’individuo, che venendo a conoscenza del metodo e delle informazioni necessarie, è libero di decidere come e quanto investire le proprie risorse, diventando realmente consapevole delle proprie possibilità e responsabile della gestione della propria  salute.  

Attraverso le  tecniche di Dinamica Mentale infatti, si diventa consapevoli dei propri più profondi livelli di conoscenza interiore mediante la comprensione del linguaggio delle immagini mentali, intese come visive, olfattive, gustative, uditive, tattili, termiche e propriocettive, ma anche emozionali e spirituali.

Venuti a conoscenza delle informazioni necessarie sulla fisiologia del corpo e della mente, si tratterà poi di applicarle in proprio e con continuità nella vita di tutti i giorni per ottenere una sempre migliore autogestione della salute.

Nuova linfa per l’Accademia

È con grande gioia che scrivo sul primo dei numerosi numeri online di Mente Amica che anticipa la successiva pubblicazione cartacea che invece avrà pochi numeri annuali.

E’ immensa la gioia che provo come “vecchissimo” allievo di Dinamica Mentale, come fondatore dell’Accademia Europea CRS – IDEA e oggi come presidente.

Come sapete, con la recente approvazione del nuovo statuto, l’Accademia Europea evita ogni possibile futura crisi rappresentativa, in modo da poter dare a Dinamica Mentale una continuità costante e poter offrire, senza alcuna interruzione, i programmi di sviluppo personale ai propri soci.

In questo periodo sono offerti gratuitamente online, e mi auguro che a breve potremo continuare a proporli di persona nelle tante città ove negli anni abbiamo piantato dei semi e nelle città dove invece ci sono gruppi attivi.

Il nuovo direttivo ha l’entusiasmo, la voglia e le capacità necessarie per rilanciare ulteriormente il nostro originalissimo progetto di Cibernetica sociale.

Basta infatti dare un’occhiata al programma semestrale ed alle numerose iniziative per avere piena conferma delle capacità operative della nuova dirigenza che ringrazio infinitamente per la generosità con la quale stanno dando nuova linfa ad un ente che ha quasi 50 anni ma che, per la sua originalità, sembra nato ieri.

Oggi, più del passato c’è un gran bisogno di diffondere Dinamica Mentale ovunque e per cui ringrazio sin d’ora tutti i soci di Accademia per tutto ciò che è stato e sarà fatto per diffondere ovunque il nostro messaggio e le nostre originalissime tecniche di benessere individuale e sociale.

Nuovi ed importanti traguardi ci aspettano, anzi che realizzeremo insieme a tutti voi e, la pubblicazione di questo primo numero online di Mente Amica, è uno degli obiettivi raggiunti. Buona vita a tutti e buona lettura.

Grazie di cuore

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Vi presento Mente Amica

La versione online di Mente Amica non sostituirà le edizioni cartacee, ma vuole essere una guida per la loro realizzazione. Oltre che rappresentare la voce ufficiale dell’Accademia Europea CRS IDEA e quella di tutti i soci, lo scopo della rivista sarà duplice: da una parte, la diffusione di quanto già realizzato sul territorio nazionale dall’Accademia Europea CRS IDEA e dell’altra, la promozione di quanto invece ha in animo di realizzare.

Mente Amica è quindi pronta ad accogliere tutte le sollecitazioni, le idee ed il contributo di chiunque abbia a cuore Dinamica Mentale e l’originale progetto di Cibernetica Sociale proposto dall’Accademia Europea.

Dati gli apprezzabili risultati ottenuti in quasi cinquant’anni di attività che riteniamo essere di notevole utilità sociale, Mente Amica ha inoltre un’altra importante funzione.

Infatti vuole far ulteriormente conoscere il nostro operato alle istituzioni e al grande pubblico e continuare a proporre ovunque il nostro originalissimo metodo di formazione delle risorse umane.

Essendo l’Accademia Europea un ente apartitico ed aconfessionale, naturalmente Mente Amica, che è il suo organo ufficiale, continuerà a non occuparsi né di politica, né di religione.

Accoglieremo con gioia le riflessioni di chiunque, a livello personale, affettivo, lavorativo e sociale, abbia apprezzato la nostra iniziativa e anche a chi invece ancora non la conosce. Inoltre presteremo molta attenzione ad ogni indicazione che dia all’ente nuovi input operativi.

Siamo alla prima fase organizzativa della redazione di Mente Amica che sarà sempre disponibile ad ampliare la partecipazione, pronta ad aprirsi a chiunque voglia impegnarsi nel rendere sempre più la rivista ricca di informazioni e stimoli.

Naturalmente, una parte di Mente Amica sarà dedicata al presidente, ai componenti del Consiglio direttivo e a tutti gli organi dell’Accademia per le comunicazioni ufficiali, un’altra agli istruttori e a quanti si occupano della formazione, ed un altra ancora ai referenti presenti nelle varie città.

Mente Amica vuole diventare un’agorà nella quale convogliare lo spirito che accomuna tutti, cioè il miglioramento della qualità della vita, delle relazioni, della salute e del rispetto dell’ambiente.

Sono anche sicuro che riusciremo a capitalizzare tutti gli errori che potremmo commettere, perché che cos’è l’esperienza se non la capacità di comprendere e fare tesoro del nostro vissuto?

Iniziamo la nostra avventura online che segue l’esperienza avviata dall’area della formazione. Questa iniziativa ha già ottenuto l’apprezzamento di tutti i soci che vi hanno partecipato, e anche di tantissime persone che, non conoscendoci ancora, ha avuto modo di approcciarsi a noi, alla Dinamica Mentale e alla Somatopsichica.

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Restiamo insieme

Il periodo che stiamo vivendo sembra offrire, malgrado le difficoltà della situazione, tempo e occasioni per coltivare studi, ricerche, letture, hobby, riflessioni, ascolto di sé, meditazione. Sembra, dico, perché in realtà tutto fa pensare che pochi riescano sfruttare in questo modo la situazione.

E anche quei pochi scontano una propensione all’ansia e alla tensione che per molti diventa agitazione incontenibile, scontentezza profonda, malessere, tendenza al confronto, allo scontro, aggressività, permalosità, continua ricerca di qualcuno a cui dare la colpa di tutto, o almeno di qualcosa, e molto altro ancora.

“Le persone sembra siano diventate più cattive”, mi diceva giorni fa una mia amica, parrucchiera di professione. Le fanno eco i fatti di cronaca, le cattiverie gratuite e feroci dei social, le affermazioni fuori controllo dei politici che pure dovrebbero, in un frangente tanto grave, saper dimostrare equilibrio e serietà.

È come se, al di sotto delle più che comprensibili buone ragioni, prendesse forma un malessere più vasto, fatto di rimossi, pensieri, emozioni, stati d’animo trascurati, sommersi dalle corse, dalla fretta, dalla presuntuosa certezza di essere padroni della propria vita.

Anche per noi, dotati di tecniche di rilassamento tanto efficaci, può essere difficile cavalcare indenni le ondate di paura che il mondo circostante, anche deliberatamente, ci ha versato addosso e gestire timori, insicurezze, emozioni lasciati crescere indisturbati : rilassamenti affrettati, magari anche saltuari, veloci discese e risalite, tanto si stava mediamente bene.

Per i tempi difficili, oltre che per vivere bene il tempo felice, i vecchi coordinatori di una volta, per intenderci quelli refrattari agli “effetti speciali”, proponevano immancabilmente rilassamento, auto immagine, lente “pascolate” nella scena di natura e quell’attento ascolto non giudicante della propria interiorità che consente, negli anni, di individuare i nostri punti deboli, così da impostare salutari ed efficaci esperienze sintetiche.

Forse siamo ancora in tempo, visto che la pandemia non volge a rapida soluzione e sta impietosamente dimostrando la nostra fragilità, la vacuità di molte ambizioni, desideri, bisogni, insieme alla possibilità di nuove e profonde consapevolezze, di meravigliosi momenti di intimità non solo con i nostri cari, ma anche con noi stessi, non da imperiosi vincenti come andava di moda, e nemmeno da aggressivi perdenti, come accade spesso ora, ma da esseri sì incerti, vulnerabili, senza rassicuranti certezze, tuttavia capaci di stanare le nostre paure, riconoscerle e aprici ad un sereno contatto con noi stessi.

Le riunioni mensili, i corsi base rifrequentati, i corsi di approfondimento di Dinamica Mentale ci hanno aiutato per tutti questi anni a rimanere vigili e consapevoli, attivamente impegnati. Ora tutto questo non è possibile: possiamo solo cercare di starci vicini virtualmente, in rete, di tenere ripulito il nostro mondo interiore con una assidua frequentazione dei nostri livelli soggettivi, usando bene e continuativamente le tecniche mentali.

Possiamo anche comprendere che” il prato dell’amore”, anche nei nostri centri di studio e nell’Accademia, è una felice e bellissima utopia, da coltivare con quella determinazione che si fonda sulla costante, quotidiana pratica dell’incontro con se stessi, necessaria per tenere il più possibile pulito almeno il proprio mondo interiore.

Siamo in cammino, incompiuti. Nessuno di noi per fortuna è un prodotto finito, e conosciamo bene quelle brutte bestie che Marcello considerava le malattie dell’umanità, sempre in agguato e pronte a farci soffrire nei più diversi modi. Orgoglio, presunzione, perbenismo, e ignoranza, messa qui per ultima solo per precisare che non si tratta di un fenomeno culturale, ma della mancanza di consapevolezza e di conoscenza della complessità delle situazioni, della delicatezza dei sentimenti, della potenza delle emozioni inconsapevoli, della forza distruttiva dei pensieri, oggi troppo spesso alimentati dall’odio.

Mai come ora si avverte l’urgenza di una distribuzione di massa di tecniche di rilassamento, non solo per tenere sotto controllo lo stress, ma anche per tornare in contatto con noi stessi e stabilire rapporti più sinceri, rispettosi, attenti; per scoprire la bellezza e l’importanza di quanto la vita ci consente e poi si porta via così che altro possa illuminare le nostre giornate.

Oggi più che mai il Metodo di Dinamica Mentale appare unico, sorprendente, sempre attuale, efficace, praticabile, privo di controindicazioni, adeguato alla realtà odierna, completo nelle sue possibili applicazioni: metodo che ogni persona può sperimentare in modo autonomo ed autosufficiente, secondo le sue necessità e i suoi progetti, utilizzando le tecniche mentali come supporto autoeducativo.

La “pausa di riflessione” imposta dal Covid ci consente di comprendere meglio quanto sia prezioso questo “strumento” che abbiamo la fortuna di possedere, e quanto utile sia approfondirne gli aspetti, fondamentale diventarne sempre più esperti fruitori, così da accrescere la fiducia nella nostra mente e diminuire l’influenza del negativo che ci assale.

Questo ci rende anche più consapevoli dell’importanza dell’Accademia, della sua “portata sociale”, dell’ importanza della nostra presenza come soci, gambe e braccia necessarie alla realizzazione del Progetto Permanente di Psicocibernetica e benessere somatopsichico.

Se continueremo insieme questo cammino costruttivo e liberatorio con la costanza e l’umiltà necessarie, attenti e consapevoli, avremo sempre sufficienti risorse per riprenderci dai colpi della vita. Questo auguriamo, in questo difficile momento, a ciascuno di noi e all’Accademia.

Proprio con la nostra presenza costante e generosa anche l’Accademia può ritrovare la pienezza della sua fondamentale funzione di sostegno, così come è accaduto altre volte in passato, dimostrando una felice capacità di resilienza.

Grazia Cagnoni
con gli istruttori di Dinamica Mentale:
Fausta Ferrari, Paola Ferraro, Aldo Frandi,
Romina Mazzoleni, Mauro Sarti,
Giancarlo Tosetto, Gianluigi Tregnaghi.

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La Dinamica Mentale nelle organizzazioni lavorative

In qualsiasi tipo di azienda le attività formative sono necessarie al suo funzionamento, sia che si rivolgano a chi opera in produzione, sia a chi fornisce il proprio supporto in ufficio.

Alcune sono obbligatorie, dettate dalle “leggi vigenti”, altre derivano dalla corretta applicazione e implementazione di “norme volontarie”, altre ancora sono il frutto dei piani di sviluppo che l’azienda intende perseguire.

Legislazione obbligatoria e normativa di conformità

Evitando di entrare troppo in tecnicismi, in citazioni e richiami di leggi e di norme, è necessario chiarire che in questo contesto, per “norme” intendiamo degli standard internazionali di adozione volontaria, mentre per “leggi” le regole imposte dalle autorità costituite.

Se un’organizzazione aziendale adotta una norma e non ottempera ai dettami che contiene, risulta “non conforme” e per questo non ha diritto a fregiarsi di un certificato (una sorta di bollino internazionalmente riconosciuto) che la rappresenti sul mercato come azienda che:

  • opera migliorando di continuo la qualità dei propri processi e servizi, oppure
  • tiene sotto controllo i propri aspetti e impatti ambientali, o ancora
  • cerca di migliorare costantemente le condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro,

o altre prerogative che derivano dall’impegno della direzione in ulteriori campi.

Se invece l’organizzazione aziendale non rispetta una legge, le viene applicata una sanzione che può prevedere persino l’arresto. Quindi i piani formativi aziendali derivano sia dalle leggi sia dalle norme, ma soprattutto dagli obiettivi che l’organizzazione intende perseguire.

Tra le formazioni obbligatorie previste dalle leggi, quelle relative alla sicurezza sul lavoro sono di primaria importanza, soprattutto perché ne viene pesantemente sanzionata la mancata erogazione.

I benefici della Dinamica Mentale nella formazione dei lavoratori

La diffusione in azienda delle tecniche di Dinamica Mentale, per il sol fatto che producono sugli individui effetti immediati di consapevolezza corporea e spaziale, permetterebbe di far comprendere con immediatezza ai lavoratori che la sicurezza sul lavoro, il rispetto per l’ambiente e il continuo miglioramento dei processi produttivi, partono da dentro, da ognuno di noi.

Il programma legislativo di formazione sulla salute e sicurezza sul lavoro, approvato dalla Conferenza Stato Regioni, ha previsto, tra l’altro, per alcune delle figure responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione, un momento specifico da dedicare alle tecniche di comunicazione, in tali sessioni ci si occupa di fornire soprattutto degli strumenti per conoscere, progettare e gestire i processi di comunicazione nella sicurezza.

In questo contesto risulterebbe efficacissimo proporre la tecnica del rilassamento che non solo facilita l’intuizione delle potenzialità nascoste, ma permette anche di sviluppare tutta una serie di comportamenti vantaggiosi alla propria e all’altrui sicurezza.

Stimolare la creatività per migliorare l’efficienza

Che dire poi del secondo gradino, assolutamente necessario in un’organizzazione lavorativa: “l’esperienza sintetica”, basata sull’immaginazione creativa. Pensate che un lavoro, qualsiasi lavoro, sia arricchito da un preventivo passaggio mentale, che cosa accadrebbe?

Ricordo la paura di mio nipote Marco: eravamo al mare e il piccolo Marco, oggi studente in medicina, prossimo alla laurea, aveva desiderio di una merendina, ma c’era un ostacolo: temeva fortemente di salire da solo le scale che l’avrebbero portato al piano superiore della casa dove si trovavano le merendine.

Quando me lo confidò, io semplicemente gli dissi di chiudere gli occhi e di immaginarsi che saliva la prima rampa, poi che si fermava sul pianerottolo, quindi che saliva la seconda rampa di scale. Non appena Marco ebbe finito il suo esercizio d’immaginazione, aprì gli occhi e mi guardò con aria complice, nel suo sguardo si leggeva: “allora ce la posso fare, l’ho già fatto!”

Non solo fece le scale tutte d’un fiato, ma le ridiscese in autonomia, soddisfatto con la sua merenda in mano. Aveva solo quattro anni.

Nelle aziende oggi vengono proposti, e a costi altissimi, tanti corsi di diverso genere, tutti finalizzati alla produzione, nessuno che si occupi degli individui, o meglio che permetta agli individui di occuparsi di sé stessi, cosa che invece farebbe crescere l’organizzazione in creatività ed efficienza.

L’importanza di una formazione finalizzata alla crescita dell’individuo.

Tanti quindi sono i corsi necessari al funzionamento di una struttura aziendale, ma che io sappia, nessuno di essi è rivolto al miglioramento delle singole unità, delle singole “risorse umane” come si dice oggi nel gergo operativo.

Una volta si usava dire “i dipendenti” nel senso di dipendere da qualcuno, da qualcosa, oggi oggettivizziamo le personalità chiamandole “risorse”, lo stile mi sembra tanto quello del “finanziamento a fondo perduto” che in realtà è tecnicamente un “finanziamento in conto capitale” che è ben diverso dal perdere del danaro.

Mi auguro davvero che si possa concretamente realizzare un più ampia diffusione della Dinamica Mentale nelle aziende in modo che la formazione sia finalizzata realmente all’essere umano, risorsa fondamentale per ogni processo produttivo per un equilibrato sviluppo delle potenzialità interiori di ogni operatore, a beneficio di una dimensione aziendale maggiormente consapevole e umana.

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Nutrire la psiche della giusta energia vitale

Oggigiorno assistiamo ad un proliferare di associazioni umanitarie, di servizi socialmente utili, di associazioni per la difesa dei minori, dei disabili, dei poveri, degli anziani, dei pensionati, dei nonni, degli orfani, dei tossicodipendenti, dei separati, degli alcoolisti, delle ragazze madri, degli sfrattati, dei diseredati, degli aiuti per il terzo mondo fino ai movimenti per la pace nel mondo.

Preciso che sono pienamente solidale con queste associazioni che svolgono un’intensa attività, spesso fra mille disagi e difficoltà. Permettetemi di dire però che il loro operato si rivolge agli effetti di una causa ben più profonda.

A mio parere non bisogna perdere di vista che la persona che più spesso ha bisogno del nostro aiuto è la persona più vicina a noi. Volentieri, infatti, dimentichiamo o non ci accorgiamo che le persone a cui dobbiamo dedicare più attenzioni sono quelle che ci vivono accanto. Se non riusciamo a intuire i bisogni e le preoccupazioni del nostro partner, i turbamenti dei nostri figli, le sofferenze del nostro vicino di casa, come potremo essere di aiuto alla società?

Se tutti noi, impegnati nelle più svariate attività assistenziali, non cominciamo ad amare la persona più vicina a noi, noi stessi, per poi donarci alla famiglia, agli amici, alla comunità in cui viviamo, come possiamo credere di rendere felice un bambino del terzo mondo! Compilando semplicemente un bollettino postale?

Questo fiume di persone socialmente utili, per chi stanno sacrificando le proprie energie? Per altri esseri umani o unicamente in nome di un’associazione? La beneficenza serve a lavare la parte della nostra coscienza che risiede nell’emisfero razionale del nostro cervello, ma non serve a colmare il desiderio di amore che la nostra coscienza più recondita, quella nascosta nell’inconscio, disperatamente ci richiede.

Il nostro inconscio parla, ci chiede cure, attenzioni, amore e solo se doniamo amore alle persone che ci circondano, possiamo ricevere amore.
Immaginiamo di lanciare un sassolino in un laghetto, si formeranno tanti piccoli cerchi concentrici che lentamente si propagheranno lungo tutto il laghetto.

Così è il nostro amore, cominciamo a seminarlo vicino a noi, e come un’onda arriverà a circondare tutto il pianeta. Prendere consapevolezza dei nostri limiti è molto difficile e, a volte, anche molto doloroso.

La Dinamica Mentale è un metodo di sconcertante semplicità, ma che agisce in modo profondo e duraturo nel nostro essere. Ci aiuta a fare un viaggio nel nostro io più profondo e a riequilibrare le nostre emozioni razionali (spesso di convenienza) con le vere emozioni nascoste nell’inconscio.

Con la semplice visualizzazione dei sette colori dell’arcobaleno (utilizzata nelle tecniche di D.M.B.), riusciamo a nutrire la psiche della giusta energia vitale, necessaria per superare le nostre ansie, paure, incertezze, ad amare il nostro corpo ed ad amare gli altri.

Così lentamente il nostro corpo diverrà saturo di pace e amore. Finalmente potremo irradiare amore, essere come fari nella notte per tutte le persone che ci stanno vicino, e come per incanto, anche loro diventeranno i nostri fari. Se imparare a meditare può sembrare difficile, cominciamo a riflettere, è più facile.

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Vuoi veramente guarire?

Ho conosciuto la Dinamica Mentale qualche anno fa, quando, per via della mia professione medica e per mia sete di conoscenza personale, ero impegnata a ricercare la verità sulla soluzione delle malattie, attraverso la rimozione delle tante cause.

Con gli studi universitari classici avevo imparato a valutare il principio causa-effetto sotto un’ottica puramente aristotelica, impregnata di quell’estremo razionalismo finalizzato a spiegare ogni cosa in maniera sempre pragmatica ma alla fine limitata dall’ovvietà sillogistica pura.

In realtà non era errato il concetto della ricerca, ma il suo obiettivo: l’uomo, in quanto tale, non poteva limitarsi ad “essere” semplicemente un corpo fisico. È errato il voler assolutamente catalogare ciò che non può essere catalogabile e cioè l’uomo nella sua interezza e ancor di più un corpo fisico animato dalla mente, ovvero dalle emozioni, ovvero dallo spirito.

Per questo motivo molte malattie, ahimè… definite idiopatiche (causa sconosciuta), rimangono ancora oggi, nel XXI secolo, insolute; … e ci sarebbe da chiedersi se anche quelle non definite tali siano davvero completamente risolte!

Le domande che continuavo a pormi riguardo l’origine delle malattie in senso lato mi avevano portato pian piano a ricercare soluzioni diverse, nelle cosiddette medicine alternative. Così, anno dopo anno, ho iniziato ad appagare la mia sete di conoscenza, assaggiando e assaporando come ciliegie, una dietro l’altra, le varie discipline definite erroneamente alternative, e più ne gustavo e ancor più ne desideravo.

Ho incominciato così a comprendere che ognuna aveva il suo giusto valore e che nessuna escludeva l’altra, anzi la loro integrazione era il segreto della vera guarigione. La cosa più importante è stata l’aver compreso che la guarigione è un meraviglioso “puzzle” composto da tante tessere che noi terapeuti abbiamo la gioia di consegnare nelle mani del paziente, “il vero artefice” della guarigione.

Ma prima di comporre il puzzle della guarigione, ognuno dovrebbe chiedersi in tutta onestà: “Voglio veramente guarire?”

Se c’è questo desiderio, è importante dichiarare a se stessi la disponibilità più ampia a mettersi al lavoro, con la volontà di affrontare il nuovo impegno; la pazienza nel voler ricercare i particolari; la tranquillità nel saper disporre silenziosamente (dopo aver ascoltato la propria Guida Interiore) la conoscenza delle singole tessere, i cui contorni colorati, assemblati tra loro, ricomporranno l’immagine nella sua interezza.

Per far ciò è necessario ed importante ricercare, tra le innumerevoli tessere, date alla rinfusa, quella centrale, quella con i colori più forti e definiti, quella ove s’intravede un’immagine più netta, più decisa e, vicino alla quale, è facile incominciare ad accostare, senza paura di sbagliare, tutte le altre tessere con le loro immagini colorate più sfumate.

La scoperta incredibile che ho fatto è che questa tessera base è proprio la Dinamica Mentale e mi va d’immaginare che il puzzle della guarigione sia raffigurato da un grande sole con il suo nucleo centrale rosso che pian piano sfuma nell’arancione e poi nel giallo… con i suoi raggi che attraversano il cosmo fino ad arrivare al viola.

È la Dinamica Mentale che, con le sue tecniche di visualizzazione e meditazione, dà la possibilità ad ognuno di noi di entrare in contatto con l’Io guaritore.

Questo è il perno fondamentale che ci farà comprendere il significato della parola Amore; Amore che parte dal nostro microcosmo per fondersi con l’Amore collettivo, Dio, Essenza del macrocosmo che di nuovo fluisce nel microcosmo, Dio in noi. Amore, nella consapevolezza di essere tutti collegati ad una coscienza di gruppo di cui fanno parte tutti gli esseri del creato.

È importante comprendere come il comportamento del singolo sia rapportato alla collettività e quindi assimilato alla coscienza dell’Io nel gruppo. Così facendo, possiamo ben comprendere che nulla avviene per caso, ma che esiste un programma psico-biologico, pscico-genealogico e tanti altri programmi ancora da scoprire, che animano il pensiero del singolo attraverso il pensiero della Mente Collettiva.

Allora, in questa nuova ottica, ben venga la Dinamica Mentale anche come supporto a qualsiasi tipo di terapia, perché spingendo l’individuo verso un percorso di crescita interiore, si riuscirà a suggerirgli la giusta strada da percorrere, per tentare di comprendere e quindi eliminare, la vera causa della malattia, ovvero il disagio psico-emozionale interiore .

Il mio grazie infinito al caro amico Gino per avermi dato la possibilità di conoscere questa metodica elementare ma risolutiva proprio nella sua semplicità e che mi ha dato la possibilità di porre la parola fine alle tante logoranti domande insolute.