Concluso il primo ciclo di formazione sperimentale secondo la Dinamica Mentale nel Sud Italia

Si è appena conclusa l’ultima sessione di esami del percorso formativo sperimentale per Life Coach secondo la Dinamica Mentale tenutosi in EDEN a Santeramo in Colle (BA).

Quando il mondo ci ha costretto a fermarci, in EDEN abbiamo deciso di accelerare i percorsi formativi, attivando un corso di perfezionamento per Life Coach. Quando i confini si sono chiusi, abbiamo, aperto il cuore ancora di più, e per ovviare al distanziamento fisico ci siamo sperimentati online.

L’iniziativa ha riscosso subito successo, infatti le iscrizioni si sono chiuse quasi contemporaneamente alla pubblicazione del bando di partecipazione.

Così, quasi per gioco, è nato un percorso durato circa un anno. E in effetti, per certi versi è stato un gioco durante il quale, per partecipare, abbiamo chiesto a ciascuno dei partecipanti di mettersi in discussione.

Gli allievi che hanno colto al volo questa opportunità, hanno giocato una lunga partita a carte scoperte per conoscersi meglio, anche attraverso le storie e le esperienze dei compagni di viaggio.

Infatti, nonostante fossero in smart working, separate dallo schermo di un PC, tante vite si sono incontrate, intrecciate, arricchite. Ognuna assolutamente unica, ma tutte legate dalla voglia di migliorarsi per diventare un punto di riferimento per gli altri.

Il Life Coach secondo la Dinamica Mentale

Un Life Coach fa proprio questo: prende il meglio della sua esperienza e la mette a disposizione di quanti ne hanno bisogno.

Capita a tutti di attraversare uno o più momenti bui, in cui si ha la sensazione di trovarsi in una dantesca “selva oscura”, come in un tunnel dal quale non si intravede un’uscita.

Per Caso (Caso è volutamente scritto con la C maiuscola), proprio in questi giorni sono risuonati in me i versi di una canzone:

Il tunnel è soltanto un ponte, ti basta solo un passo per andare oltre

Simone Cristicchi, Abbi cura di me

Nella vita reale i tunnel sono oggettivamente delle scorciatoie che servono ad accorciare la strada, attraversando una montagna, anziché doverla costeggiare per intero. Invece, a livello psicologico, culturale o simbolico, li immaginiamo come qualcosa di negativo, o che ci fa paura.

Ora, quando superiamo quella paura, ci attrezziamo di una buona luce, affiniamo i riflessi, moderiamo la velocità, scopriamo che quel tunnel non è più un impasse buio e pronto ad inghiottirci, ma semplicemente una strada più veloce per raggiungere la nostra meta, al di là della montagna.

Così un Life Coach ha imparato innanzitutto ad essere una luce per sé stesso che lo aiuta ad attraversare più agevolmente qualsiasi tipo di tunnel. Inoltre, decide ogni giorno di essere una luce anche per gli altri, in modo che anche loro possano, nel frattempo, attrezzarsi per camminare da soli.

Un momento di crescita e condivisione

Un immenso grazie va agli istruttori Franco Campomori, Tullio Manente e Gino Tritto, per l’amore e la passione con cui hanno messo a disposizione tutta la loro esperienza professionale.

La profonda umanità del loro approccio alla formazione ha superato il distacco e la freddezza a cui ci hanno abituato le aule virtuali, rendendo ogni incontro con gli allievi un prezioso momento di crescita e condivisione.

Un grande augurio va ai nuovi Life Coach, che con costanza e dedizione si sono sperimentati senza riserve per giungere sino la fine di un percorso che, in effetti, è un altro inizio:

Patrizia Belotti, Cosimo Caputo, Petronilla Cassano, Domenico Cutecchia,
Deborah D’Ambrosio, Pietro Dell’Era, Serafina Di Cecco, Filippo Didonna,
Felicia Gargallo, Vincenzo Langella, Simone Losito, Nicola Monacis, Marisa Maria Nobile, Mariantonietta Pellegrino, Serafina Perrino, Giuseppe Serini,
Franco Alberto Sicuro, Simona Strippoli, Gennaro Tortorella.

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