Quella-straordinaria-alchimia-che-migliora-la-vita menteamica
Quella straordinaria alchimia che migliora la vita

Sono le storie semplici ad essere le più incisive, quelle che lasciano i solchi più profondi nella memoria.  

Per questo oggi voglio riproporre una favola scritta qualche anno fa. È pensata per i bambini ma, come tutte le cose semplici, fa molto bene soprattutto agli adulti.

Una volta, in una città lontana, venne al mondo un bambino trasparente. 

Attraverso le sue membra si poteva vedere come attraverso l’aria e l’acqua. Era di carne e d’ossa e pareva di vetro, e se cadeva non andava in pezzi, ma al più si faceva sulla fronte un bernoccolo trasparente. Si vedeva il suo cuore battere, si vedevano i suoi pensieri guizzare come pesci colorati nella loro vasca. 

Una volta, per sbaglio, il bambino disse una bugia, e subito la gente poté vedere come una palla di fuoco dietro la sua fronte: ridisse la verità e la palla di fuoco si dissolse. Per tutto il resto della sua vita non disse più bugie. 

Un’altra volta un amico gli confidò un segreto, e subito tutti videro come una palla nera che rotolava senza pace nel suo petto, e il segreto non fu più tale.

Il bambino crebbe, diventò un giovanotto, poi un uomo, e ognuno poteva leggere nei suoi pensieri e indovinare le sue risposte, quando gli faceva una domanda, prima che aprisse bocca. 

Egli si chiamava Giacomo, ma la gente lo chiamava «Giacomo di cristallo», e gli voleva bene per la sua lealtà, e vicino a lui tutti diventavano gentili.

Purtroppo, in quel paese, salì al governo un feroce dittatore, e cominciò un periodo di prepotenze, di ingiustizie e di miseria per il popolo. Chi osava protestare spariva senza lasciar traccia. Chi si ribellava era fucilato. 

I poveri erano perseguitati, umiliati e offesi in cento modi. La gente taceva e subiva, per timore delle conseguenze.

Ma Giacomo non poteva tacere. Anche se non apriva bocca, i suoi pensieri parlavano per lui: egli era trasparente e tutti leggevano dietro la sua fronte pensieri di sdegno e di condanna per le ingiustizie e le violenze del tiranno. Di nascosto, poi, la gente si ripeteva i pensieri di Giacomo e prendeva speranza.

Il tiranno fece arrestare Giacomo di cristallo e ordinò di gettarlo nella più buia prigione. Ma allora successe una cosa straordinaria. I muri della cella in cui Giacomo era stato rinchiuso diventarono trasparenti, e dopo di loro anche i muri del carcere, e infine anche le mura esterne.

La gente che passava accanto alla prigione vedeva Giacomo seduto sul suo sgabello, come se anche la prigione fosse di cristallo, e continuava a leggere i suoi pensieri. 

Di notte la prigione spandeva intorno una grande luce e il tiranno nel suo palazzo faceva tirare tutte le tende per non vederla, ma non riusciva ugualmente a dormire.

Giacomo di cristallo, anche in catene, era più forte di lui, perché la verità è più forte di qualsiasi cosa, più luminosa del giorno, più terribile di un uragano.

Gianni Rodari, Giacomo di cristallo, 1962

L’equilibrio dell’intelligenza con la sensibilità e gli affetti

Sono un utopico amante della verità, quella che nasce “dall’incontro tra emozione e ragione, approva l’oggetto appetibile, delibera circa i mezzi conformi al fine, la sceglie e dà luogo alla volizione concreta che determina l’azione”.

Aristotele ha scritto queste parole ventiquattro secoli fa.

Già allora l’uomo aveva intuito che lo scopo ultimo delle azioni umane è la felicità, intesa non solo come soddisfacimento dei piaceri sensibili e possesso di beni materiali, ma soprattutto nel giusto equilibrio dell’intelligenza con la sensibilità e gli affetti.

Come spesso accade, le lezioni di vita più utili vengono da lontano, peccato che frequentemente ce ne dimentichiamo.

Infatti oggi il raggiungimento della felicità sembra coincidere con un eccessivo nutrimento del proprio ego e l’accumulo di denaro, che non è più un mezzo, ma il fine ultimo di molte azioni dell’uomo moderno.

La profonda differenza tra maschere sociali e personali

E in quest’andazzo, per nascondere agli altri la propria dignità svilita e svenduta, qualcuno indossa con sempre maggiore disinvoltura la propria maschera sociale.

È una maschera che molti lupi hanno imparato a calzare a pennello, mimetizzandosi a perfezione e facendosi passare per agnelli. Una maschera indossata per mentire, confondere, trarre indebito profitto, ma che a lungo andare danneggia chi la indossa tanto quanto chi ha ingannato.

Contemporaneamente, nella società civile altre maschere sono invece indispensabili affinché ognuno svolga nel modo migliore il proprio ruolo. Sono le nostre maschere personali, ed è importante sapere come vestirle e svestirle a seconda delle occasioni.

Invece attualmente facciamo sempre più confusione: per esempio, indossiamo la maschera di amico quando siamo al lavoro, o quella di capufficio mentre giochiamo con i nostri figli; altre volte ci comportiamo da dottori con le persone che amiamo, e da malati quando invece stiamo benissimo.

Questo accade perché diamo troppo ascolto a quell’incessante bla bla bla dei mezzi di comunicazione di massa che ci incitano con scientifica precisione a cercare la felicità dove non possiamo trovarla.  

Mantenere in equilibrio ragione ed emozioni

Molto più semplicemente, noi esseri umani possiamo cercare e trovare la felicità soprattutto quando riusciamo a mantenere in equilibrio ragione ed emozioni.

Infatti, in quel momento realizziamo una straordinaria alchimia che migliora la qualità della nostra vita, la salute e le relazioni personali, professionali e sociali.

E quando ci dovesse riuscire anche chi ha un ruolo sociale importante, noi tutti ci accorgeremo di ciò perché egli smetterà di pensare unicamente alla sua posizione, e si impegnerà a rimettere al centro di ogni interesse l’essere umano e la sua felicità.

Solo allora si verificherà quella solidarietà politica, economica e sociale auspicata dalla nostra Costituzione.

Anche per te è possibile sprigionare la tua personale alchimia in maniera semplice e naturale, grazie alla Dinamica Mentale Somatopsichica, il metodo che l’Accademia Europea CRS IDEA distribuisce gratuitamente da cinquant’anni ai propri iscritti.


L’Accademia Europea svolge le sue iniziative su tutto il territorio nazionale, sia in presenza che online.

Consulta l’agenda degli appuntamenti di formazione dell’Accademia Europea cliccando sul link:

O chiedi informazioni al numero verde

numero-verde-accademia-europea-800-148-758

frequenze-al-limite-come-superare-questa-emergenza mente amica
Frequenze al limite, come superare questa emergenza

Un nuovo paradigma della vita sociale

Il periodo di emergenza ci ha messi di fronte al rumore della solitudine; infatti, ha ridimensionato ogni nostro legame e relazione, relegandoci spesso a piccoli spazi di confort, nel tentativo di tutelare al massimo la nostra salute. Ciascuno di noi ha dovuto riorganizzare i propri ritmi abituali adattandoli a questo nuovo paradigma della vita sociale.

Abbiamo dovuto imparare degli stili di vita che ci erano estranei, siamo stati costretti a rivedere i concetti di tempo e di spazio; spesso siamo stati mess nella condizione di scegliere alcune compagnie piuttosto che altre. Ma per fortuna sappiamo che l’uomo è un animale sociale. Grazie a questo, è stato capace di adattarsi, con qualche difficoltà, alla nuova situazione.

L’adattabilità è una grande risorsa perché la vita è così imprevedibile e le cose possono cambiare durante la notte.

Chanda Kochhar

Una costante determinata dall’incertezza

Nonostante questo, le nostre giornate sono caratterizzate da una costante determinata dall’incertezza e dalla impossibilità di progettare la nostra vita ad ampio spettro. Siamo costretti a tenere la torcia bassa per illuminare ogni nostro passo, e a procedere come equilibristi su questo filo che comunque continua a reggerci.

Questa situazione di precarietà non ci è molto di aiuto; se da un lato tiene la nostra attenzione al presente, dall’altro ingolfa i nostri pensieri che continuano a rimbombare nel nostro cervello. Questo ci mette continuamente in uno stato di tensione e di allerta. Ogni segnale che captiamo dall’informazione e dalla nostra vita quotidiana si trasforma subito in una spia di allarme che mantiene bloccato il pensiero stesso.

Quando un pensiero ti domina lo ritrovi espresso dappertutto, lo annusi perfino nel vento.

Thomas Mann

Frequenze cerebrali ad alto regime

Questa nube di pensieri forza la nostra mente a tenere le frequenze cerebrali ad alto regime e in continua attività. Sappiamo che lo scambio di informazioni all’interno del nostro cervello avviene attraverso le connessioni elettriche o chimiche che intercorrono tra i neuroni. Tuttavia, i nostri neuroni non possono sopportare un carico troppo grande di informazioni, altrimenti a lungo andare possono verificarsi episodi di cortocircuito tra le sinapsi.

Tenere il pensiero bloccato su una determinata situazione non giova a nulla e non conduce a nessun approdo. La mente continuerà a consumare energia che potrebbe essere usata consapevolmente per trovare soluzioni adeguate e alleggerire l’eccessiva attività cerebrale.

Di fronte a questo, è necessario riportare in equilibrio le frequenze del nostro cervello mettendoci nelle condizioni di operare in modo ottimale e tranquillo.

La volontà di cambiare atteggiamento

Per poter giungere a questo obiettivo dobbiamo intraprendere un percorso interiore che richiede grande impegno e soprattutto la volontà di cambiare atteggiamento; un percorso che porta ad allenare il nostro cervello ad abbassare la sua attività attraverso l’esercizio del silenzio, dell’ immaginazione, percependo ciò che emerge da questa ginnastica mentale .

Molto spesso infatti, le soluzioni risiedono nel profondo del nostro essere e vengono sempre più seppellite dal rumore dei nostri pensieri. E sono proprio i nostri pensieri che le allontanano dalla nostra disponibilità e si sostituiscono a loro come dei parassiti. Sono i nostri pensieri a toglierci il timone del controllo impossessandosi di un habitat che non è il loro.

Sarà meglio che cerchiamo di vedere il positivo, e solo il positivo, tanto o poco che sia, e di programmarci noi, d’ora in poi, la nostra vita, al fine di ottenere la felicità, la pienezza psicofisica, il successo, il benessere totale e che ci ripetiamo quotidianamente frasi di questo tipo: da questo momento, sono io che prendo la vita nelle mie mani. Sono io l’artefice della mia vita.

Carmen Meo Fiorot

La Dinamica Mentale Somatopsichica: ginnastica della mente

Questa modalità di ginnastica della mente viene proposta da divesi anni con il metodo di Dinamica Mentale Somatopsichica; una vera miniera di risorse e strategie che offrono all’atleta determinato tutti gli strumenti e gli attrezzi per gestire al meglio tutte le circostanze che la vita pone di fronte al suo cammino.

È un programma di crescita personale che funziona nella misura in cui si decide di investire del tempo da dedicare a sé stessi; soprattutto è un’esperienza che matura gradualmente attraverso piccoli passi che innescano il processo di elevazione fisica, mentale, razionale e spirituale della persona che si mette in gioco.


L’Accademia Europea svolge le sue iniziative su tutto il territorio nazionale, sia in presenza che online.

Consulta l’agenda degli appuntamenti di formazione dell’Accademia Europea cliccando sul link:

O chiedi informazioni al numero verde

numero-verde-accademia-europea-800-148-758